domenica 19 gennaio 2020

IL FUTURO DEI NOSTRI RAGAZZI

La scuola migliore - Meglio un operaio realizzato che un mancato ‘dottore’ a casa.


Questo il titolo di un articolo trovato su un quotidiano on line. Credo che su questa questione ci debbano riflettere sia genitori che figli. A tutti piacerebbe avere un figlio professore, ma non tutti i figli hanno capacità e voglia di diventarlo.

E poi dico: un solido mestiere, a volte dà più reddito e anche più soddisfazione. Anche nel fare l'elettricista, l'idraulico, il meccanico ecc. ci vuole cultura e preparazione. Gestire una qualsiasi attività ci vuole preparazione e non solo tecnica. Aprire poi la propria attività richiede competenze anche teoriche e gestionali. E' troppo semplice dire: ma io porto tutto al commercialista. Non è così che deve andare: il titolare dell'attività è responsabile e deve essere a conoscenza di tutto ciò che il commercialista fa per lui. Il commercialista non lo può sostituire, lo può aiutare a gestire, lo può consigliare, ma la gestione dell'attività è del titolare. Oggi si deve saper produrre e inviare una fattura elettronica o uno scontrino elettronico e quindi è necessario essere informati sulle normative, sulle nuove tecnologie.

 Anche il dipendente può realizzarsi nella propria attività, ma deve metterci passione, responsabilità e voglia di imparare, sempre. Deve aggiornarsi sulle novità, sulle attrezzature, sulle procedure. Un'azienda sa riconoscere il dipendente che vale e gli farà fare il percorso giusto realizzandolo anche in una posizione da subordinato. 

E ci sono gli sbocchi, anche oggi e anche senza diventare "dottori". L'importante e sapere che cosa si vuol fare da grandi. Se tutti diventano "dottori" ci saranno comunque quelli più bravi e quelli meno bravi, quelli più determinati e quelli indecisi. 

E ci saranno quelli che non riusciranno a realizzarsi perchè non è sufficiente avere tanta teoria; anche con una laurea si deve essere talmente umili da voler imparare anche la pratica perchè, nella vita, c'è sempre qualcuno più bravo e più preparato. E siccome di "professionisti veri" ne passano pochi, gli altri resteranno non realizzati anche perchè, forse, la laurea non era il loro sogno.